#3 Assassin's Creed Brotherhood

Ciao a tutti ragazzi ben ritrovati in questa rubrica Ubisoft.
Cavalcando l'onda del successo sfruttando un personaggio ancora incompiuto come Ezio Auditore, Ubisoft Montreal ha pensato prima di concludere la trilogia di Assassin's Creed, di regalare ai giocatori un spin-off, da qui nasce Assassin's Creed Brotherhood, il naturale epilogo delle vicende dell'assassino a Firenze, ambientato niente meno nella città eterna. Il capitolo comincia proprio dove si era concluso Assassin's Creed II, con Ezio intento ad ascoltare le critiche profezie della Dea Minerva, il giovane recuperato dallo zio Mario fa ritorno dove ad attenderlo c'è l'intera combricola che l'ha supportato contro i pazzi di Borgia. I festeggiamenti per il ritorno dell'eroe, lo stupore per i suoi racconti ed il meritato riposo non durano però molto, dato che la notte stessa una minaccia ancora più grande imperversa su villa Auditore. I Borgia decidono di assalire Monteriggioni, dunque ci buttiamo subito in una vera e propria guerra.

La battaglia questa volta non si risolve di pistole e spada, le truppe nemiche si presenta in forze, armati da cannoni e in men che non si dica distruggono il piccolo borgo. Auditore privato di tutti i suoi beni non rimane altro che precipitarsi nel covo della serpe, alla ricerca dell'ennesima vendetta. Giunto in quel della città eterna il nostro eroe intraprendere una nuova ed intricata avventura, durante la quale faranno capitolino vecchie e nuove alleati. A questi si affiancheranno grandi e nuovi nemici, quali Lucrezia Borgia e Cesare Borgia. Ogni primo comprimario, come la saga ci ha insegnato, sarà minuziosamente caratterizzato da un profilo psicologico attinente a vizi e virtù tramandateci dalla storia. Data la concentrazione degli eventi importanti nella sola Roma inoltre, la trama risulterà meno frammentaria rispetto al passato, pur mantenendo inalterate costituzione e costruzione. Ad una vicenda più elaborata ed interessante si unisce un radicale mutamento nel ruolo del protagonista, Ezio da tuttofare sempre agli ordini passerà maturo stratega in grado di gestire in autonomia l'organizzazione e pianificare accuratamente ogni mossa della confraternita.

Una dimensione più autoritaria che donano una nuova linfa vitale all'immedesimazione del video player, leggermente accantonati invece Desmond e soci che occuperanno un intero ricordo nell'immediato inizio dell'avventura, per poi venire interpellati solo dalla volontà del giocatore. Dal punto di vista del gameplay, Brotherhood attinge molto dalla struttura di Assassin's Creed II aggiungendo pochi elementi, ma migliorando più o meno nettamente tutti quelli editati. Partendo dal principio verremo a contatto con un comma sistem dinamico e spettacolare che permetterà ad Ezio di concatenare innumerovoli esecuzioni con irrisorie facilità, benchè è doveroso sottolineare un comportamento più aggressivo dalle unità alla guardia della capitale, tra le modifiche figurano una rinnovata facilità d'esecuzione, che potrebbe non fare piacere ai cosiddetti hardcore gamer. Permane fortunatamente la netta suddivisione tra le schiere nemiche, che prevederà un ancor più ampio diversificazione degli armamenti a cui conseguirà la necessità di un'approccio di volta e in volta diverso. Vi invito caldamente di non tralasciare questo spin-off e divertirvi ancora alla guida di Ezio Auditore.