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23.11.2019

Outlast Lore - La storia di Chris Walker (Seconda parte)

Dopo una serie di eventi riusciremo a raccogliere una cartella di documenti, con maggior precisione del referto medico di Chris Walker.


CLINICA PSICHIATRICA MURKOFF

PROGETTO WALRIDER

Mount Massive, CO

Numero di protocollo: 136

Iniziali del paziente: CLW, "Walker"

Data del consulto: 28/05/2013

Data di inizio dei consulti: 28/01/2011

Età del paziente: 32

Sesso: maschile

Redattore del referto: dottor Rudolf Wernicke

(annotazioni del dottor Walsh)


STATO DELLA TERAPIA:


Il motore morfogenico si è attestato a circa 2000 parti per milione. Si sconsiglia di superare la fase 3 di somministrazione degli ormoni.


DIAGNOSI:


La spirometria ha rilevato accumuli bronchiali di leggera-media entità. Le scansioni della risonanza magnetica sono coerenti con i sogni riferiti dal paziente.


Poi il foglio continua con altre informazioni meno importanti

Sappiamo quindi che l'inizio dei consulti è incominciato nel 28 gennaio del 2011, ma questo referto medico è di un consulto di due anni dopo.

Chris è un ex-militare, ha 32 anni e presto servizio in Afghanistan come soldato, riportando grandi traumi mentali, come la fissazione prevalente di una esagerazione manialcale dei protocolli di sicurezza militari. Chris Walker fu un mutato dalla forza incredibile, che gli permetteva di abbatere porte con facilità e staccare teste con solo l'uso delle mani (teste che poi venivano collezionate nella stanza al primo piano dove abbiamo incontrato il poliziotto Stephenson); in sovrappeso, con denti sempre esposti non potendo chiudere la bocca per via delle due placche in metallo sulla mascella per via di una sua forte ansia verso la propria carne, portava dei semplici pantaloni e alcune catene sui polsi e caviglie, sporco di sangue e privo di naso ha dimostrato comunque grandi capacità investigative visto che è riuscito a seguire e trovare ovunque nel manicomio.


Si riferisce agli altri chiamandoli "porcellini", "topolini" o "fantasmini", facendo capire che paragona i suoi "nemici" come prede, altro segno che la guerra gli abbia cambiato totalmente la mente.


In seguito Miles avrà un'altro incontro con Chris, ma riuscirà a non farsi individuare nascondendosi in un armadietto; se equipaggeremo la telecamera in questo punto del gioco, potremmo notare che il protagonista prenderà appunti:


"Il ca****e mi sta seguendo. Ho trovato la cartella di un certo CHRIS WALKER, ex poliziotto militare che è stato parecchie volte in Afghanistan. Molto del sangue versato è per mano sua. Ma non tutto." Purtroppo, Miles aveva ragione.

Chris ci troverà anche nelle prigioni, e non trovandoci decapiterà un agente che troverà li per caso. Ci troverà anche nelle fogne, nel cortile, nei dormitori e nel laboratorio sotteraneo, dove in quest'ultimo troverà la morte per mano del Walrider. Ma perchè questa ostinazione nel raggiungere Miles? Ma quello che ha fatto Chris è giusto? Il perchè uccide senza pietà? Alle domande rispondereste sicuramente dicendo che è matto, ma invece Chris ha intrapeso una cociatra personale decapitando qualunque individuo gli capitasse a tiro solo per cercare di contenere il Walrider, impedendo così che si risvegliasse, uccidendo i ficcanaso che volevano sapere di più sul manicomio per non rendere pubblici i loro documentari, in questo modo il Walrider non si sarebbe agitato. Alla fine con la poca lucidità che gli rimaneva, qualcosa di buono lo stava facendo, salvare tutte le persone all'esterno del manicomio, uccidendo qualsiasi intruso, ma Miles ha fatto arrabbiare il Walrider, liberando questo spettro invincibile.


Ora che sapete i veri fatti, vi pongo una domanda: Chi è il cattivo in Outlast, Miles che ha liberato lo spettro per tutto il mondo, come vediamo anche a fine di whistleblower, o Chris, che ha tentato di farlo rimanere calmo per tutta la sua pemanenza al manicomio?

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Autore Gianluigi
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