18.11.2017
Tecniche e Consigli per Principianti
Sin dalle prime ore di volo su War Thunder è possibile rendersi conto delle innumerevoli difficoltà che si celano dietro la buona riuscita del nostro gameplay, a partire dal semplice pilotaggio dell'aereo fino ai veri e propri combattimenti aerei. Infatti, sono numerosi i fattori da tenere in considerazione quando ci si appresta ad affrontare una battaglia attraverso il matchmaking del gioco, specie se si è ancora inesperti e se si conoscono poco le dinamiche di funzionamento del gioco. All'interno di questo articolo verranno illustrate le principali strategie per aumentare le probabilità di avere successo durante le proprie sessioni di gioco su War Thunder, congiuntamente a una serie di consigli utili a comprendere meglio il funzionamento di questo gioco e ad elaborare una personale tecnica di ingaggio a seconda dell'unità nemica che si trova davanti.
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Parlando di Battaglie Arcade, la modalità più semplice messa a disposizione dal gioco, la prima cosa da fare a inizio partita è senza dubbio tentare di raggiungere una quota adeguata all'individuazione e all'ingaggio ottimale degli aerei nemici. Infatti, avere un'altitudine maggiore rispetto al nostro bersaglio ci consentirà di avere su quest'ultimo un enorme vantaggio che, se sfruttato adeguatamente, ci permetterà di mettere a segno qualche buona uccisione senza correre inutili rischi. Dunque, una volta arrivati in quota (si consiglia circa 3.000, 3.500 metri per le prime partite), è necessario guardarsi attorno in modo tale da poter individuare potenziali bersagli posizionati a una quota più bassa o in modo da rendersi conto in anticipo di potenziali minacce in arrivo.
La scelta del bersaglio è vincolata a diversi fattori che devono essere tenuti in considerazione prima di procedere all'attacco, alcuni dei quali possono essere:
- Il tipo di aereo del nostro nemico: è inutile dire che tentare di attaccare in solitaria aerei più manovrabili o ben armati del nostro è estremamente arduo anche per piloti esperti, dunque si consiglia di evitare bersagli le cui caratteristiche superino di molto quelle del proprio aereo.
- La differenza di altitudine: essere più in alto del proprio bersaglio, per quanto possa essere considerato un vantaggio, rappresenta anche un rischio. Se c'è troppa distanza tra il proprio aereo e quello nemico, si rischia infatti di non riuscire a controllare la picchiata a causa dell'eccessiva velocità e di mancare, di conseguenza il bersaglio. Non solo, l'alta velocità (soprattutto in aerei leggeri o bombardieri) potrebbe portare alla rottura di parti essenziali del nostro aeromobile, prime fra tutte le ali.
- La posizione del bersaglio rispetto ai compagni di squadra: un bersaglio isolato, a parità di caratteristiche e con una buona differenza di altitudine rappresenta probabilmente la situazione ideale per mettere a segno un buon attacco. Al contrario, attaccare un bersaglio che si trova in un gruppo di compagni di squadra nemici potrebbe significare concludere la missione con largo anticipo.
Ovviamente, questi sono solo alcuni degli elementi che è necessario tenere in considerazione, ma ne esistono tanti altri (come le caratteristiche e le abilità dell'equipaggio che pilota l'aereo) che con il tempo diverrà naturale tenere sotto controllo. Subito dopo aver colpito e distrutto o danneggiato il bersaglio, è bene recuperare rapidamente quota, in modo tale da riportarsi in una situazione di vantaggio rispetto al nemico o a eventuali rinforzi della squadra rivale.
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La tecnica descritta, detta "Boom and Zoom" (BnZ) appartiene alla branca del così detto "Energy Fighting", un particolare tipo di combattimento aereo basato sulla sostanziale differenza di energia tra il proprio aereo e l'unità nemica bersaglio: una maggiore altitudine rispetto al proprio bersaglio fa si che si possieda un'energia potenziale maggiore rispetto a quella del proprio avversario. Tale strategia si affianca al così detto "Energy Drain" dell'unità nemica, vale a dire la strategia attraverso la quale si porta il proprio nemico a diminuire drasticamente l'energia del proprio aereo (nel disperato tentativo di raggiungere la vostra quota, ad esempio) e a ritrovarsi inevitabilmente in una situazione di stallo (ovvero quando la velocità dell'aereo non è sufficiente a mantenerlo in volo e lo costringe a iniziare una picchiata verso il suolo per riacquistare velocità). Unendo il Boom & Zoom all'Energy Drain si ottiene una letale combinazione che permetterà, se padroneggiata attentamente, di mettere a segno diverse uccisioni con il minimo rischio per sé stessi.
Oltre all'Energy Fighting esistono poi altri stili di combattimento, come il "Turn Fighting", durante i quali si ingaggia un complesso schema di virate strette atte a inquadrare il bersaglio nemico mentre questi sta effettuando a sua volta una virata. Si crea così un circolo continuo nel quale avrà la meglio chi riuscirà a sfruttare al massimo le caratteristiche del proprio aereo e le abilità del proprio pilota. Naturalmente, esistono poi una serie di manovre evasive, come gli avvitamenti, i loop o le manovre "immelman", il cui scopo è disorientare l'aeroplano nemico che tenta di posizionarsi correttamente per eseguire un attacco, dunque qualsiasi strategia o tipologia di combattimento si decida di sfruttare è bene tenere conto delle possibili manovre che il pilota nemico potrebbe eseguire per sganciarsi dalla vostra linea di tiro.